Intervista a Jack Tombstone, aurore di horror per ragazzi
Oggi vi porto l’intervista fatta all’autore di horror per ragazzi. Si fa chiamare Jack Tombstone e si presenta con una maschera spaventosa. È proprio per questo che ha attirato la nostra attenzione, ed è stato molto gentile, nonostante l’aspetto mostruoso, anche se non siamo riusciti ad abbattere l’alone di mistero attorno a lui.
Con l’occasione lo ringrazio per la copia che mi ha regalato.
D: So che, senza maschera, sei una persona conosciuta e che è salita molte volte sul palcoscenico. Perché questa scelta di mostrarti al pubblico con un’altra identità?
J: La cosa è nata per un lavoro molto lontano da quello di autore. La scrittura era una mia vecchia amica e una mattina ho deciso di unire la passione dell’horror con quella della scrittura. Fu così che la maschera divenne come una seconda pelle, trasformandomi in Jack Tombstone.
D: Perché scegliere il nome “Jack Tombstone”, per il tuo personaggio?
J: Jack è nato da una storia che scrissi quando ero piccolo. Si tratta di un morto che si risveglia in una cripta con la sola luce delle candele. Le mura erano fatte di ossa e teschi umani. Il mostro la trasformò nella sua casa; nella sistemazione della tale, trovò nelle mura degli antichi manoscritti ricoperti di polvere e contenenti incalcolabili storie da brivido.
Jack mi piaceva così tanto da averlo riportato in vita, in pelle e ossa, per spaventare i ragazzi d’oggi.
D: Quand’è nata la tua passione per la scrittura?
J: È nata quando avevo circa nove anni e mi trovavo rinchiuso in collegio. Già allora pensavo che quel luogo fosse intestato e la mia mente lasciava la fantasia a briglie sciolte, creando numerose storie che non riuscirono a prendere vita, ma mai sono uscite dal mia mente.
D: Stai pubblicando libri per ragazzi facenti parte della serie “Brividi e Polvere”. Come ti è venuta l’idea di realizzare questa collana?
J: Da anni avevo questo titolo che mi girava nella testa e poco alla volta sono riuscito a dargli vita.
D: Hai pubblicato “Blackwatwrfall – Città fantasma”, parlaci un po’ di questo libro.
J: Vi racconto una curiosità: prima di scegliere il nome “Blackwatwrfall” avrebbe dovuto chiamarsi “Cascata Tenebrosa” ma ho pensato che fosse non abbastanza accattivante.
Blackwatwrfall si tratta di una città in cui nulla è normale. Il mistero alleggia nelle vie e si incrocia con il destino della protagonista Joy.
D: Descrivilo con tre parole.
J: Freddo. Coinvolgente. Spaventoso.
D: Nei tuoi libri, aggiungi mai pezzi della tua vita quotidiana, cose che hai vissuto nel tuo passato?
J: Sì, ma non solo la mia, ma anche quella di altre persone. Il secondo libro della collana “Brividi e Polvere” è infatti tratto da molte storie vere.
I tuoi lettori sono curiosi di sapere come li stupirai con i prossimi libri. Puoi già anticiparci qualcosa?
No. Lo scoprirete solo se non sarete sottoterra mangiati dai vermi.
Ci sarà un giorno nel futuro, prossimo o lontano, in cui toglierai la maschera?
Mi piacerebbe, un giorno, togliermi la maschera e mostrare ai miei lettori chi si cela dietro Jack. Devo ancora pensarci bene, magari, alla fine, di tutti i miei racconti. Intanto lasciatemi spaventare ancora un po’.
Alla fine, abbiamo fatto a Jack Tombstone una domanda per vedere se tutte quelle fatte fin’ora l’avessero smarrito un po’.
Qual è il tuo vero nome?
Se lo dico a voi, me lo scordo io.
Jack è un autore misterioso, non ama molto raccontare di sé, ma adora scrivere ed è bravo a farlo. Personalmente ho adorato il suo libro, per questo gli ho chiesto di partecipare a questa intervista. Se siete interessati vi lascio la pagina Facebook. Potere acquistare una copia di “Blackwatwrfall – Città Fantasma” su Amazon, oppure direttamente da lui.